Il punto della situazione
L'Italia si ritrova nel bel mezzo di una "battaglia barica": proprio in queste ore, sui settori occidentali va esaurendosi la possente incursione artica, che lascia sul campo un vortice ciclonico carico d'aria fredda. Sui quadranti orientali, al contrario, continuano ad affluire correnti piuttosto calde dal nord Africa. Francia, Spagna e Regno Unito hanno dunque vissuto un ultimo “colpo di coda” invernale in piena regola; discorso diverso per l’area Balcanica, la Grecia e l'Ucraina, alle prese con un anticipo estivo.
La Penisola è dunque "terra di confine". Sull'intero stivale scorre una circolazione prevalentemente meridionale alle alte quote, con venti sciroccali al suolo sulle regioni del centro-sud. Le restanti aree settentrionali - più ai margini - risentono invece di una componente più ciclonica, ritrovandosi quindi sotto continue infiltrazioni fresche da oltre alpe.
La maggiore influenza anticiclonica e l’ulteriore rialzo delle temperature ha permesso di registrare molti over 30°C nelle regioni tirreniche e meridionali. Tra Lazio, Campania, Puglia e Sicilia picchi di 32-33°C hanno fatto capolino, stabilendo nuovi record storici per il periodo. I valori termici sono abbondantemente superiori alla norma, localmente anche di 10-12°C rispetto ai valori medi di fine aprile.
Analisi
La configurazione barica generale pone l'accento soprattutto sui quadranti occidentali italiani. L'incursione artica scesa negli ultimi giorni, difatti, ha scavato una profonda bassa pressione. Nelle prossime ore riceverà inoltre ulteriori iniezioni instabili di natura oceanica e grazie ad una graduale evoluzione verso levante, andrà ad influenzare la regioni della Penisola con una fase vivacemente instabile seguita da un generale calo delle temperature.
Evoluzione
Dagli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali s’intravede anche nel lungo periodo una persistenza nel Mediterraneo di vigorosi vortici ciclonici, che andranno di conseguenza ad addossarsi all'Italia. L’obiettivo principale, ad oggi, sembra essere l’Europa occidentale (Francia e Penisola Iberica), ma non è del tutto escluso che le varie strutture altopressorie possano finire coinvolgere maggiormente l'Italia.
Tendenza
Le condizioni prevalentemente stabili lasceranno gradualmente il posto all’instabilità. Le precipitazioni coinvolgeranno maggiormente le regioni settentrionali e l'Appennino, mentre al sud sarà possibile godere ancora dell’anticipo estivo grazie all'apporto caldo e stabilizzante dell'alta pressione africana. Durante il fine settimana si alterneranno quindi ampie schiarite con possibili rovesci o temporali ad evoluzione diurna sui principali rilievi dello stivale. Il generale calo termico inizierà a farsi sentire, garantendo un clima decisamente mite e nella norma, senza gli eccessi di caldo dei giorni scorsi.
Il quadro meteorologico condurrà anche tutta la settimana successiva, quando gli effetti dell'area ciclonica sul Mediterraneo centro occidentale potrebbero accrescersi, innescando nuove precipitazioni.