Nel mese di ottobre l'Indice dei prezzi alimentari della Fao ha registrato un calo dell'1%, e nei primi dieci mesi dell'anno, i prezzi alimentari sono stati in media un 8% più bassi rispetto allo stesso periodo del 2011. 

 

L'Indice è sceso di due punti, attestandosi a 213 punti rispetto ai 215 registrati a settembre. Il calo è dipeso in larga misura dai prezzi internazionali più bassi registrati dai cereali e dal gruppo oli e grassi, che hanno controbilanciato gli aumenti dei prezzi dello zucchero e dei prodotti lattiero-caseari. 

 

Secondo il Food Outlook, il rapporto semestrale della Fao sui mercati globali, pubblicato l'8 ottobre, prezzi internazionali e tariffe di trasporto più bassi, insieme a minori acquisti di cereali, potrebbero nel 2012 spingere al ribasso il costo totale delle importazioni alimentari.

Per il 2012 la spesa globale delle importazioni alimentari è stata stimata intorno a 1.14 trilioni di dollari, un 10% più bassa rispetto al livello record dell'anno precedente. 

 

Secondo il Food Outlook si prevede che il saldo domanda-offerta nel 2012-013 si irrigidirà in modo considerevole, principalmente a causa del calo della produzione di grano e di mais. La produzione cerealicola mondiale si prevede diminuirà del 2,7% rispetto al raccolto record del 2011, con una contrazione di 25 milioni di tonnellate degli stock mondiali. 

 

Mentre l'Indice Fao dei prezzi cerealicoli è rimasto il 12% più alto rispetto all'ottobre dello scorso anno, è calato dell'1,2% rispetto al mese di settembre 2012, principalmente per i prezzi leggermente più bassi di grano e mais. Gli attuali prezzi del grano riflettono la ridotta attività commerciale, mentre i valori del mais sono calati a causa del rallentamento della domanda proveniente dal settore zootecnico e da quello industriale. Si prevede che nel 2012-13 per il grano il volume di scambi a livello mondiale sarà al di sotto del picco raggiunto la scorsa stagione, con i prezzi che resteranno ai livelli del 2011. 

 

Anche i mercati dei cereali secondari rimarranno estremamente ristretti nel 2012-13, con le ultime proiezioni della Fao che indicano un calo del 2,5% rispetto al livello record del 2011. Si prevede anche che gli stock diminuiranno e raggiungeranno uno storico ribasso. 

 

La produzione mondiale di riso nel 2012 potrebbe superare il record raggiunto nella scorsa stagione, sostenuta da favorevoli condizioni per le colture. Una domanda d'importazioni stabile insieme ad un'offerta molto ampia per le esportazioni, corroborano un'espansione degli scambi per il 2012, con un ulteriore seppure piccolo aumento previsto per il 2012. 

 

Per maggiori approfondimenti leggi la notizia completa sul sito della Fao.