La Viticoltura di precisione consente di gestire le operazioni colturali con approccio differenziato per dose, epoca e luogo. La gestione dei fertilizzanti con tecnologie a dose variabile (Vrt) permette di attuare proprio un approccio di questo tipo, impiegando macchine operatrici in grado di leggere mappe di prescrizione sulla concimazione, elaborate dalle letture effettuate con sensori ottici multi spettrali relativamente al vigore delle piante.

La variabilità riscontrata nel vigneto ed espressa con il valore dell’indice NDVI è facilmente evidenziabile con mappe georeferenziate e strettamente correlata ai principali parametri quanti-qualitativi delle uve.

 

Concimazione Vrt

Normalmente le concimazioni annuali in vigneto vengono dimensionate sulla base delle asportazioni di elementi nutritivi dal suolo che dipendono, essenzialmente, dai livelli produttivi delle piante. Fatto ciò, si procede ad una concimazione detta 'di restituzione' perché volta a ripristinare le riserve del suolo.
Nel caso in cui questa operazione venga effettuata con sistemi a dose variabile - Vrt - la restituzione verrà dimensionata non su quantitativi medi per ettaro, come avviene normalmente, ma in base alla quantità di uva prodotta nelle aree del vigneto a diverso vigore.
Le modalità con cui vengono calcolate le dosi di concime dipendono dal tipo di strategia che si vuole impiegare; ad esempio si può pensare di calcolare un dosaggio proporzionale alle produzioni e quindi alle asportazioni di elementi nutritivi; oppure, di adottare una strategia volta a fornire quantitativi inversamente proporzionali alla quantità di uva prodotta, così da uniformare negli anni le produzioni e quindi diminuire la variabilità osservata.

 

Un esempio

Avendo un obiettivo produttivo che rispetti i valori di resa ad ettaro imposti dai disciplinari di produzione e osservando, invece, grazie alle mappe prodotte dalla Viticoltura di precisione, aree caratterizzate da differente produzione, quindi lontane dall’obiettivo prefissato, la strategia di concimazione prevede per le zone a produzione inferiore al target fissato, una dose di restituzione maggiorata rispetto al target stesso mentre, per le zone a produzione superiore, una dose di restituzione sottratta della dose relativa all’eccedenza.

Questa strategia a dosi variabili, rispetto alla normale strategia adottata nelle aziende, genera un risparmio di prodotto che può arrivare anche al 40% ed inoltre una migliore gestione o meglio, una ottimizzazione, delle risorse nutrizionali. Infatti, il risparmio di prodotto, evento ovviamente positivo sia per l’ambiente che per le economie aziendali, non deve essere considerato di per sé; esso, acquista molto più valore se si considera che ogni pianta riceve concime per quanto realmente necessita, considerando sia il carico produttivo voluto che la sua specifica necessità.

 

 Mappa delle produzioni

 

La tecnologia in campo

Le macchine concimatrici dotate di tecnologia Vrt oggi disponibili sul mercato, vengono gestite da un software. Il programma traduce le informazioni fornite dalle mappe di prescrizione e relative alla concimazione trasmettendo agli organi di distribuzione del fertilizzante il comando relativo alla quantità di prodotto da apportare in ogni punto del vigneto.

Le spandiconcime si differenziano sulla base della modalità di distribuzione. In un primo caso la distribuzione avviene attraverso due interratori superficiali che distribuiscono il prodotto lungo i due sottofila; nel secondo, la macchina operatrice agisce in modo meno localizzato, ma sempre a dose variabile, distribuendo il prodotto su tutta la superficie di suolo occupata dal vigneto.

 

A cura di Jacopo Cricco, Ager - Agricoltura e Ricerca

 

Intervento raccolto da Michela Lugli

 

 


 

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